lunedì 22 marzo 2021


 La poesia ermetica di Ungaretti 





 Soldati

Si sta come

d’autunno

sugli alberi

le foglie.      Ungaretti


Adesso personalizziamo la poesia ognuno nel proprio ermetico barattolo!







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I Diritti delle Donne 

Queste le riflessioni degli alunni di terza C

I diritti delle donne. Partendo dalle letture lette in classe e dai video visti fai una riflessione su questa tematica.


Le donne, delle creature fragili quanto forti, dolci quanto aggressive, felici quanto sofferenti, speciali come nessun altro. Perché vanno fatte soffrire così? Sto cercando una risposta ma probabilmente non la troverò mai.

I maschi sono considerati “superiori”, ormai è così da chissà quanti anni... ma adesso che siamo nell'epoca moderna, dove tutto sta cambiando, perché non modifichiamo anche questa idea? Perché non cambiamo il modo in cui le donne vengono viste? A questa domanda invece so dare una risposta: se le donne avessero tutte le libertà che hanno gli uomini, non si vendicherebbero di loro per un semplice motivo: hanno rispetto e classe.

Non hanno bisogno di scatenare un conflitto per far vedere che sono al pari dei maschi, a loro basta semplicemente essere loro stesse, senza filtri e con tutte le loro sfaccettature.

Io, donna, non devo avere paura di uscire la notte da sola, non devo essere costretta a subire una mutilazione, non devo avere paura delle offese della gente se sono un po' più in carne o troppo magra, non devo essere costretta a sposarmi con qualcuno che neanche conosco.

E' giusto che io, come un uomo, possa scegliere il mio futuro.

Se voglio fare carriera posso farlo, se voglio avere una bella famiglia la posso avere, se voglio semplicemente essere me stessa lo posso essere, senza essere giudicata per come mi vesto, per il mio orientamento sessuale oppure per la mia condizione economica.

Io posso essere come e chi voglio.

Alle ragazze sottoposte a mutilazione genitale, viene portata via una parte di loro stesse, tagliate con una lametta, sporca e arrugginita, senza anestesia e ricucite con un filo, solo per dimostrare al loro futuro marito che fino a quel momento non hanno avuto rapporti sessuali.

Le bambine costrette a sposarsi con degli uomini molto più grandi di loro non sapranno mai cosa vuol dire essere innamorate, provare le farfalle nello stomaco o semplicemente non avranno mai la spensieratezza di una bambina della loro età, che trova il bello nelle piccole cose, che con un sorriso ti migliora la giornata. Sono confinate dentro 4 mura domestiche costrette a fare tutto quello che viene ordinato loro.

Diciamo la verità: quanto è bello vedere una ragazza sorridere, un sorriso sincero, un sorriso vero!

Queste bambine e/o ragazze non ne faranno mai uno nella loro vita, perché avranno dei rimpianti per sempre.

Perché le ragazze che la sera camminano da sole hanno paura? Perché tengono lo spray al peperoncino nella borsa, perché tengono la chiave di casa o della macchina tra le dita come se fosse un'arma per difendersi? Hanno paura, ogni giorno arrivano notizie di ragazze sparite, oppure molestate perché secondo alcuni la colpa non è dell'aggressore, ma della vittima, o anche tutte le raccomandazioni che vengono fatte dai genitori prima di uscire... queste sono cose che spaventano una donna.

“Non si doveva vestire in quel modo”, “non è colpa mia, anche lei voleva”, in questo modo la colpa ricade sempre sulle ragazze.

Con questo discorso non voglio dire che le donne non sbagliano mai, perché anche loro come tutti commettono errori, ma vorrei eliminare gli stereotipi che ci sono in giro.

Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui le donne sono al pari degli uomini, un mondo senza pregiudizi, un bel mondo insomma.

Voglio iniziare a leggere più libri dove le donne finalmente, passo dopo passo, riescono ad ottenere i loro diritti.

A casa e a scuola abbiamo visto film e video che parlano di donne che hanno cambiato la storia: una ragazza mutilata che diventa super modella, una scienziata donna (Marie Curie) in un mondo totalmente maschilista che vince il premio Nobel per la scienza, sono due esempi delle grandi potenzialità che hanno le donne.

Chissà, documentandomi, quante altre ragazze troverò che hanno abbattuto determinati stereotipi!


I diritti delle donne



In classe abbiamo parlato delle spose bambine e abbiamo visto un film sull’infibulazione. Le spose bambine sono ragazze che vengono date in matrimonio in età giovanissima. Si parla di matrimoni che avvengono in un’ètà inadeguata al regolare sviluppo psicofisico della persona. I maggiori paesi in cui è ancora diffusa questa pratica sono India e Nepal. I matrimoni combinati servono solo a distruggere il benessere di una persona. Ad oggi molti paesi si stanno evolvendo in termini legislativi contro i matrimoni precoci.

Nel testo letto in classe si parla di una ragazza , Roshan, che dopo aver finito la scuola si ritrova a dover sposare Kabir, un ragazzo ricco, ma brutto secondo Roshan. Quando toglie il burca si ritrova piena di lividi perché è stata maltrattata. Per non subire queste molestie dovrà rifugiarsi in un centro.

“Chi dice donna dice danno” recitava un proverbio piuttosto sessista diffuso anni addietro e con buona approssimazione mai stato  condiviso dalle dirette interessate, in quanto frutto di una visione maschilista e misogina. Una rivisitazione in chiave moderna e legale potrebbe essere invece “Chi dice donna dice diritto”, infatti mai come negli ultimi anni si sta assistendo ad una rimonta delle leggi a tutela dei diritti delle donne. 

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO Art. 16


1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza, religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento,
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi

Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni del lavoro devono consentire l' adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua , religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.Il compito della Repubblica è di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Rita Levi Montalcini

La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.” Senti di vivere in una società in cui uomini e donne hanno pari diritti e pari opportunità?

A. L.

Negli anni dell’ ‘800 e nel ‘900 si è parlato moltissimo e c’è stata una grande emancipazione femminile, anche se le donne non hanno sempre avuto gli stessi diritti che hanno avuto gli uomini. Le donne della antica Roma e dei tempi antichi sono sempre state viste come delle figure materne che dovevano stare in casa a badare ai figli, non avevano il diritto di voto,di lavoro e all’istruzione dovevano stare a occuparsi della casa e dei figli

In Italia le donne hanno ricevuto il diritto di voto nel 1946, nel 1920  negli stati uniti, nel 1931 in Spagna, nel 1944 nel Spagna e nel 1918 nel Regno Unito. Molto spesso I mariti abusavano anche delle proprie mogli, c’era moltissima violenza domestica. Un movimento molto importante in Europa, nato nel 1835 erano le suffragette, Con il termine suffragette però, si indicano in maniera dispregiativa le suffragiste, ovvero le donne appartenenti al movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne, questo movimento nacque in Gran Bretagna, fondato da Millicent Fawcett.

Ci sono ancora moltissimi paesi in cui le donne non hanno ancora tanti diritti, per esempio: Afghanistan, Nigeria e Somalia, in questi paesi le donne vengono trattate malissimo, tutte le cose che in Europa ai tempi dell’impero romano era la normalità (come lo stare in casa a casa a badare ai figli e non lavorare), lo sono adesso per quei paesi, mentre da noi non lo sono più da tantissimo tempo. Questi paesi sono molto poveri, e non molto avanzati, e vengono praticate delle pratiche crudeli come l’infibulazione, che consiste nella rimozione con una lametta (molto spesso arrugginita) I genitali femminili, come il clitoride e le piccole labbra, per poi cucire le grandi labbra, che il marito dovrà scucire sempre con una lametta o un coltello, I rischi di questa pratica sono tantissimi, molto spesso le donne muoiono da delle infezioni provocategli dalle mestruazioni, infezioni prese durante l’operazione o morte al momento del parto; la pratica dell’ infibulazione, seppur illegale I quasi tutto il mondo, viene praticata illegalmente. Un altra cosa fatta in questi paesi è il far sposare le bambine da quando hanno solamente 10 anni, chiamate “spose bambine”, ovviamente tutto questo accade senza il consenso della ragazza, ma tutto viene accordato dal padre, e se la sposa tradisce il marito, viene lapidata.

A mio parere le donne e gli uomini devono avere gli stessi diritti degli uomini, nulla di più e nulla di meno      F.R.


Le donne, magnifiche creature, le donne, simbolo della forza, con la f maiuscola, ma non forza fisica, forza di sopportare tutte le ingiustizie che vengono fatte nei loro confronti. Ma quali ingiustizie?
Beh per esempio il fatto di essere considerate come schiave, devono cucinare, badare ai figli e stare agli ordini del marito, oppure il fatto di non poter partecipare alla vita politica, infatti hanno ottenuto il diritto di voto (in Italia) per la prima volta nel  1945, da soli 70 anni circa le donne hanno avuto la possibilità di partecipare alla vita politica.
Ma questa è solo una piccola parte di tutte le ingiustizie che vengono fatte nei loro confronti.
Da sempre le donne sono state considerate inferiori rispetto agli uomini, quando in verità se in questa terra siamo circa 7 miliardi di persone è solo grazie a loro. Dobbiamo essere grate a loro, grate per averci accudito, per esserci state accanto, per aver avuto la forza di combattere per avere una vita a pari degli uomini (che ancora non è stata pienamente raggiunta).
Agli inizi del 1900, ebbe inizio l’emancipazione femminile, ovviamente le donne dovettero ancora stare a diverse restrizioni: in molti Paesi non potevano iscriversi all’università e, potevano accedere solo a determinate facoltà, come medicina e diritto.
Anche alle donne più colte veniva chiesto di rinunciare alle loro aspirazioni in nome della famiglia e del rispetto dei ruoli assegnati ai due sessi: una madre non doveva correre il rischio di trascurare i figli, e soprattutto una moglie non poteva mettere in ombra il marito.
Di fronte a questi ostacoli si fece avanti in alcuni gruppi di attiviste più risolute e combattive la convinzione che per raggiungere una piena parità dei sessi fosse necessario ottenere il diritto di voto.
In questo modo le donne avrebbero potuto ottenere accesso agli studi superiori e alle professioni, parità di diritti nel matrimonio e misure che aiutassero le madri a conciliare la vita lavorativa con quella familiare.

Tra i gruppi attivisti che decisero di combattere per maggiori diritti delle donne ci furono le suffragette (in Regno Unito), proprio dal fatto che la loro principale richiesta era quella del suffragio universale; cercarono di attirare l’attenzione con marce sul parlamento, manifestazioni di piazza e scioperi della fame.
I primi successi nella lotta per il diritto di voto si ottennero in Nuova Zelanda (1893), nei Paesi nordici (in Finlandia nel 1906, in Norvegia nel 1913 e in Svezia nel 1917) e negli Stati Uniti nel 1918.
Ma in Italia come era la situazione?
Fino alla metà del secolo scorso le donne vennero discriminate dalle leggi, che oltre a non dare loro la possibilità di votare, limitavano anche le possibilità di lavoro femminile e sancivano per la moglie un ruolo inferiore rispetto a quello del marito e del padre nei rapporti familiari.
La discriminazione legale delle donne fu cancellata nel 1947 dalla Costituzione della Repubblica italiana, che afferma la parità tra sessi in ogni ambito della società.
Inoltre la Costituzione in vari articoli fa riferimento a questi passaggi:

·        Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

·        Art. 29: “La repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”

·        Art. 37: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.

Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione”

·        Art. 51: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini

Nei decenni successivi altre leggi hanno ribadito il principio della parità tra i sessi. Ma nonostante sia stata riconosciuta dalla Costituzione e delle leggi successive, nel nostro paese la parità tra uomini e donne non è stata ancora raggiunta.
In Italia infatti il tasso di disoccupazione femminile è più alto di quello maschile, ciò significa che le donne italiane hanno poche opportunità di lavoro e spesso devono scegliere tra la maternità e l’occupazione.
Inoltre le donne che lavorano guadagnano meno degli uomini, soprattutto perché hanno più difficoltà a fare carriera.

VIOLENZA SULLE DONNE

Beh, credo che tutti conoscano il fenomeno della violenza sulle donne,  presente in quasi tutti i Paesi, tra cui l’Italia, infatti soprattutto in questo periodo di emergenza Covid sono arrivate moltissime chiamate al numero rosa (il numero che va chiamato in caso di violenza), e moltissime donne sono morte a causa di violenza da parte dei mariti, che hanno approfittato di questo periodo di chiusura per picchiare, maltrattare le loro mogli.
Io credo che le persone che hanno il coraggio di trattare così la propria donna non possano essere definiti uomini, perché se un uomo ti ama non ti picchia, se un uomo ti ama, non approfitta di te.

SPOSE BAMBINE    

Un altro fenomeno che accade in molti paesi è proprio quello delle spose bambine. Le spose bambine sono delle piccole bambine o preadolescenti costrette a sposarsi con uomini molto più grandi di loro, con adulti che si vogliono assicurare la purezza e la verginità di una piccola bambina/ragazza innocente che dovrebbe ancora essere spensierata, vivere la sua infanzia/adolescenza nel migliore dei modi.
Il paese nel quale avviene maggiormente questo fenomeno è il Niger con il 76%. Altri paesi che compongono questa “classifica” sono la Repubblica Centro Africana (68% delle donne si sposano prima dei 18 anni e il 29% in piena adolescenza), il Chad, dove le percentuali sono simili, (67%/30%).
 Il fenomeno è abbastanza diffuso anche in Bangladesh e in Burkina-Faso, oltre che in Mali e nel Sudan del sud.
Chiudono l’elenco dei primi 10 paesi con più spose bambine la Guinea (51%/19%), il Mozambico (48%/14%) e la Somalia (45%/8%).

Credo che tutte queste ingiustizie e fenomeni che avvengono nei confronti delle donne siano disumane, credo che la donna dovrebbe essere valorizzata di più, ma non più rispetto all’uomo, più rispetto a come è considerata adesso.    C.D.



 

Sebbene nella storia ci siano stati esempi di emancipazione femminile, gran parte della conoscenza da parte delle donne dei propri diritti è avvenuta tra 800 e 900. Le richieste femminili dell’epoca riguardavano principalmente il diritto di voto e l’uguaglianza in ambito civile ed economico.

Dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta nacquero le teorie femministe che rafforzarono ancora di più l’identità femminile.

Possiamo dire che tutto nacque con gli ideali di uguaglianza e libertà della Rivoluzione francese: Olympe de Gouges, scrittrice francese, propose una carta dei diritti della donna, una sorta di regolamento che tutelasse la donna dal dominio maschile (Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina).

Secondo me, il nostro rimane un mondo principalmente maschilista, e ancora oggi, nel 2021, in moltissimi paesi, la donna non viene considerata al pari dell’uomo.

Secondo me, uno dei principali motivi di questo, è lo “schema mentale”, dentro il quale le persone sono rinchiuse. L’esempio più banale, è che a casa, nella maggior parte dei casi, è la donna ad essere assegnata ai lavori di pulizia e cucina. Uno dei motivi del perché si pensi questo, è sicuramente il fatto che nella storia e nell’antichità, le cose sono sempre state così, le donne che si occupavano dei figli e della casa, mentre gli uomini pensavano al lavoro e alle questioni economiche. Quando gli uomini era ancora considerati poco più che scimmie (ominidi), esisteva già l'idea di suddivisione degli incarichi. Il maschio aveva infatti il compito di andare a caccia, proteggere e sostenere la propria famiglia; la donna invece aveva un ruolo che anche in futuro, avrebbe adottato per molti secoli. Il suo dovere era solamente quello di crescere i suoi figli.

Secondo me, gli uomini e le donne devono essere uguali in tutto, non solo quando si parla di diritti, di stipendi o di assunzioni.

 C.R.


Il nostro rimane un mondo maschilista. Essa è una frase che può far storcere il naso e quant'altro, ma rispecchia definitivamente la situazione attuale in tutto il pianeta.

 

I dati non possono fare altro che sottolineare l'evidenza: in un mondo che sembra fare passi da gigante in ambito scientifico e tecnologico rimangono sempre i soliti problemi a livello culturale, infatti la donna nel 2021 continua ad esser considerata inferiore all'uomo.

Riguardo il lavoro, non sono solo sottopagate, ma anche meno occupate con un divario di circa il 10% tra livello di occupazione delle donne tra i 20 e 64 anni e i loro coetanei maschi.

 

I dati annoiano, è vero, ma non possiamo fare a meno di considerarli per realizzare che il mondo non sta girando per il verso giusto.

Ciò non significa che negli anni non vi siano stati alcuni cenni di progresso, ma siamo ben lontani dalla situazione inn cui saremmo dovuti già essere da tempo.

 

Che poi, perchè le donne dovrebbero essere inferiori agli uomini?

Questo forse perchè sin dall'antichità il corpo dell'uomo è più robusto di quello della donna e quindi per fare lo stesso lavoro le donne hanno uno stipendio più leggero dell'8%?

Alla fine questo problema dovrebbe esser già stato risolto da molti secoli, dato che ormai il genere umano ha imparato a vivere senza la necessità di andare a caccciare e sprecare molte energie per dar da mangiare alla propria famiglia, di conseguenza anche la donna sarebbe riuscita a “portare il pane a casa” senza alcun problema.

 

Essendo questa l'unica ragione per cui io possa aver compreso la non parità di genere (anche se non del tutto giustificata), non riesco a capacitarmi del motivo per cui venga fatta distinzione tra uomo e donna, se non che uno ha il cromosoma xy e l'altra lo ha xx.

L.V.