Dopo la lettura di alcune novella del Decameron , gli alunni si sono impegnati ad interpretarle nel modo che loro hanno scelto
Lisabetta da Messina è la protagonista della novella, è una giovane ragazza, di una famiglia benestante. I tre fratelli si accorgono, un giorno, che Lisabetta si è innamorata di Lorenzo, un semplice operaio della loro azienda. Arrabbiati, decidono di liberarsi di lui per soffocare il loro amore. Portano Lorenzo in un luogo isolato, lo uccidono e lo seppelliscono. Tornati a casa, non dicono nulla alla sorella e alle continue sue richieste su dove sia Lorenzo, le dicono che è fuori città per lavoro.
lunedì 22 marzo 2021
La poesia ermetica di Ungaretti
Soldati
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie. Ungaretti
Adesso personalizziamo la poesia ognuno nel proprio ermetico barattolo!
I diritti delle donne. Partendo dalle letture lette in classe e dai video visti fai una riflessione su questa tematica.
Le donne, delle creature fragili quanto forti, dolci quanto aggressive, felici quanto sofferenti, speciali come nessun altro. Perché vanno fatte soffrire così? Sto cercando una risposta ma probabilmente non la troverò mai.
I maschi sono considerati “superiori”, ormai è così da chissà quanti anni... ma adesso che siamo nell'epoca moderna, dove tutto sta cambiando, perché non modifichiamo anche questa idea? Perché non cambiamo il modo in cui le donne vengono viste? A questa domanda invece so dare una risposta: se le donne avessero tutte le libertà che hanno gli uomini, non si vendicherebbero di loro per un semplice motivo: hanno rispetto e classe.
Non hanno bisogno di scatenare un conflitto per far vedere che sono al pari dei maschi, a loro basta semplicemente essere loro stesse, senza filtri e con tutte le loro sfaccettature.
Io, donna, non devo avere paura di uscire la notte da sola, non devo essere costretta a subire una mutilazione, non devo avere paura delle offese della gente se sono un po' più in carne o troppo magra, non devo essere costretta a sposarmi con qualcuno che neanche conosco.
E' giusto che io, come un uomo, possa scegliere il mio futuro.
Se voglio fare carriera posso farlo, se voglio avere una bella famiglia la posso avere, se voglio semplicemente essere me stessa lo posso essere, senza essere giudicata per come mi vesto, per il mio orientamento sessuale oppure per la mia condizione economica.
Io posso essere come e chi voglio.
Alle ragazze sottoposte a mutilazione genitale, viene portata via una parte di loro stesse, tagliate con una lametta, sporca e arrugginita, senza anestesia e ricucite con un filo, solo per dimostrare al loro futuro marito che fino a quel momento non hanno avuto rapporti sessuali.
Le bambine costrette a sposarsi con degli uomini molto più grandi di loro non sapranno mai cosa vuol dire essere innamorate, provare le farfalle nello stomaco o semplicemente non avranno mai la spensieratezza di una bambina della loro età, che trova il bello nelle piccole cose, che con un sorriso ti migliora la giornata. Sono confinate dentro 4 mura domestiche costrette a fare tutto quello che viene ordinato loro.
Diciamo la verità: quanto è bello vedere una ragazza sorridere, un sorriso sincero, un sorriso vero!
Queste bambine e/o ragazze non ne faranno mai uno nella loro vita, perché avranno dei rimpianti per sempre.
Perché le ragazze che la sera camminano da sole hanno paura? Perché tengono lo spray al peperoncino nella borsa, perché tengono la chiave di casa o della macchina tra le dita come se fosse un'arma per difendersi? Hanno paura, ogni giorno arrivano notizie di ragazze sparite, oppure molestate perché secondo alcuni la colpa non è dell'aggressore, ma della vittima, o anche tutte le raccomandazioni che vengono fatte dai genitori prima di uscire... queste sono cose che spaventano una donna.
“Non si doveva vestire in quel modo”, “non è colpa mia, anche lei voleva”, in questo modo la colpa ricade sempre sulle ragazze.
Con questo discorso non voglio dire che le donne non sbagliano mai, perché anche loro come tutti commettono errori, ma vorrei eliminare gli stereotipi che ci sono in giro.
Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui le donne sono al pari degli uomini, un mondo senza pregiudizi, un bel mondo insomma.
Voglio iniziare a leggere più libri dove le donne finalmente, passo dopo passo, riescono ad ottenere i loro diritti.
A casa e a scuola abbiamo visto film e video che parlano di donne che hanno cambiato la storia: una ragazza mutilata che diventa super modella, una scienziata donna (Marie Curie) in un mondo totalmente maschilista che vince il premio Nobel per la scienza, sono due esempi delle grandi potenzialità che hanno le donne.
Chissà, documentandomi, quante altre ragazze troverò che hanno abbattuto determinati stereotipi!
In classe
abbiamo parlato delle spose bambine e abbiamo visto un film sull’infibulazione.
Le spose bambine sono ragazze che vengono date in matrimonio in età
giovanissima. Si parla di matrimoni che avvengono in un’ètà inadeguata al
regolare sviluppo psicofisico della persona. I maggiori paesi in cui è ancora
diffusa questa pratica sono India e Nepal. I matrimoni combinati servono solo a
distruggere il benessere di una persona. Ad oggi molti paesi si stanno
evolvendo in termini legislativi contro i matrimoni precoci.
Nel testo
letto in classe si parla di una ragazza , Roshan, che dopo aver finito la
scuola si ritrova a dover sposare Kabir, un ragazzo ricco, ma brutto secondo
Roshan. Quando toglie il burca si ritrova piena di lividi perché è stata
maltrattata. Per non subire queste molestie dovrà rifugiarsi in un centro.
“Chi dice donna dice danno” recitava un proverbio piuttosto
sessista diffuso anni addietro e con buona approssimazione mai stato
condiviso dalle dirette interessate, in quanto frutto di una visione maschilista
e misogina. Una rivisitazione in chiave moderna e legale potrebbe essere invece
“Chi dice donna dice diritto”, infatti mai come negli ultimi anni si sta
assistendo ad una rimonta delle leggi a tutela dei diritti delle donne.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI DELL'UOMO Art. 16
1. Uomini e donne in
età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna
limitazione di razza, cittadinanza, religione. Essi hanno eguali diritti
riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento, 2. Il matrimonio potrà essere concluso
soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi
Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti
e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le
condizioni del lavoro devono consentire l' adempimento della sua essenziale
funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata
protezione
Art. 3Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua , religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.Il
compito della Repubblica è di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale,che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese.
Rita Levi Montalcini
“La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha
accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è
affamato rispetto a chi è già saturo.” Senti di
vivere in una società in cui uomini e donne hanno pari diritti epari opportunità?
A. L.
Negli anni dell’ ‘800 e nel ‘900 si è parlato moltissimo e c’è stata una
grande emancipazione femminile, anche se le donne non hanno sempre avuto gli
stessi diritti che hanno avuto gli uomini. Le donne della antica Roma e dei
tempi antichi sono sempre state viste come delle figure materne che dovevano
stare in casa a badare ai figli, non avevano il diritto di voto,di lavoro e
all’istruzione dovevano stare a occuparsi della casa e dei figli
In Italia le donne hanno ricevuto il diritto di voto nel 1946, nel
1920 negli stati uniti, nel 1931 in
Spagna, nel 1944 nel Spagna e nel 1918 nel Regno Unito. Molto spesso I mariti
abusavano anche delle proprie mogli, c’era moltissima violenza domestica. Un
movimento molto importante in Europa, nato nel 1835 erano le suffragette, Con il termine suffragette però, si
indicano in maniera dispregiativa le suffragiste, ovvero le donne appartenenti
al movimento di emancipazione
femminile nato
per ottenere il diritto di voto per le donne, questo movimento nacque in Gran
Bretagna, fondato da Millicent Fawcett.
Ci sono ancora moltissimi paesi in
cui le donne non hanno ancora tanti diritti, per esempio: Afghanistan, Nigeria
e Somalia, in questi paesi le donne vengono trattate malissimo, tutte le cose
che in Europa ai tempi dell’impero romano era la normalità (come lo stare in
casa a casa a badare ai figli e non lavorare), lo sono adesso per quei paesi,
mentre da noi non lo sono più da tantissimo tempo. Questi paesi sono molto
poveri, e non molto avanzati, e vengono praticate delle pratiche crudeli come
l’infibulazione, che consiste nella rimozione con una lametta (molto spesso
arrugginita) I genitali femminili, come il clitoride e le piccole labbra, per
poi cucire le grandi labbra, che il marito dovrà scucire sempre con una lametta
o un coltello, I rischi di questa pratica sono tantissimi, molto spesso le donne
muoiono da delle infezioni provocategli dalle mestruazioni, infezioni prese
durante l’operazione o morte al momento del parto; la pratica dell’
infibulazione, seppur illegale I quasi tutto il mondo, viene praticata
illegalmente. Un altra cosa fatta in questi paesi è il far sposare le bambine
da quando hanno solamente 10 anni, chiamate “spose bambine”, ovviamente tutto
questo accade senza il consenso della ragazza, ma tutto viene accordato dal
padre, e se la sposa tradisce il marito, viene lapidata.
A mio parere le donne e gli uomini
devono avere gli stessi diritti degli uomini, nulla di più e nulla di meno F.R.
Le donne, magnifiche creature, le donne, simbolo della forza,
con la f maiuscola, ma non forza fisica, forza di sopportare tutte le
ingiustizie che vengono fatte nei loro confronti. Ma quali ingiustizie?
Beh per esempio il fatto di essere considerate come schiave, devono cucinare,
badare ai figli e stare agli ordini del marito, oppure il fatto di non poter
partecipare alla vita politica, infatti hanno ottenuto il diritto di voto (in
Italia) per la prima volta nel 1945, da
soli 70 anni circa le donne hanno avuto la possibilità di partecipare alla vita
politica.
Ma questa è solo una piccola parte di tutte le ingiustizie che vengono fatte
nei loro confronti.
Da sempre le donne sono state considerate inferiori rispetto agli uomini,
quando in verità se in questa terra siamo circa 7 miliardi di persone è solo
grazie a loro. Dobbiamo essere grate a loro, grate per averci accudito, per
esserci state accanto, per aver avuto la forza di combattere per avere una vita
a pari degli uomini (che ancora non è stata pienamente raggiunta).
Agli inizi del 1900, ebbe inizio l’emancipazione femminile, ovviamente le donne
dovettero ancora stare a diverse restrizioni: in molti Paesi non potevano
iscriversi all’università e, potevano accedere solo a determinate facoltà, come
medicina e diritto.
Anche alle donne più colte veniva chiesto di rinunciare alle loro aspirazioni
in nome della famiglia e del rispetto dei ruoli assegnati ai due sessi: una
madre non doveva correre il rischio di trascurare i figli, e soprattutto una
moglie non poteva mettere in ombra il marito.
Di fronte a questi ostacoli si fece avanti in alcuni gruppi di attiviste più
risolute e combattive la convinzione che per raggiungere una piena parità dei
sessi fosse necessario ottenere il diritto di voto.
In questo modo le donne avrebbero potuto ottenere accesso agli studi superiori
e alle professioni, parità di diritti nel matrimonio e misure che aiutassero le
madri a conciliare la vita lavorativa con quella familiare.
Tra i gruppi attivisti che decisero di combattere per maggiori
diritti delle donne ci furono le suffragette (in Regno Unito), proprio dal
fatto che la loro principale richiesta era quella del suffragio universale;
cercarono di attirare l’attenzione con marce sul parlamento, manifestazioni di
piazza e scioperi della fame.
I primi successi nella lotta per il diritto di voto si ottennero in Nuova
Zelanda (1893), nei Paesi nordici (in Finlandia nel 1906, in Norvegia nel 1913
e in Svezia nel 1917) e negli Stati Uniti nel 1918.
Ma in Italia come era la situazione?
Fino alla metà del secolo scorso le donne vennero discriminate dalle leggi, che
oltre a non dare loro la possibilità di votare, limitavano anche le possibilità
di lavoro femminile e sancivano per la moglie un ruolo inferiore rispetto a quello
del marito e del padre nei rapporti familiari.
La discriminazione legale delle donne fu cancellata nel 1947 dalla Costituzione
della Repubblica italiana, che afferma la parità tra sessi in ogni ambito della
società.
Inoltre la Costituzione in vari articoli fa riferimento a questi passaggi:
·Art. 3: “Tutti
i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge
senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali.”
·Art. 29: “La repubblica riconosce i diritti della
famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato
sull’eguaglianza morale e giuridica dei
coniugi, con limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”
·Art. 37: “La
donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse
retribuzioni che spettano al lavoratore.
Le condizioni di lavoro devono consentire
l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e
al bambino una speciale e adeguata protezione”
·Art. 51: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro
sesso possono accedere agli uffici
pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i
requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e
uomini”
Nei decenni successivi altre leggi hanno ribadito il principio
della parità tra i sessi. Ma nonostante sia stata riconosciuta dalla
Costituzione e delle leggi successive, nel nostro paese la parità tra uomini e
donne non è stata ancora raggiunta.
In Italia infatti il tasso di disoccupazione femminile è più alto di quello
maschile, ciò significa che le donne italiane hanno poche opportunità di lavoro
e spesso devono scegliere tra la maternità e l’occupazione.
Inoltre le donne che lavorano guadagnano meno degli uomini, soprattutto perché
hanno più difficoltà a fare carriera.
VIOLENZA SULLE DONNE
Beh, credo che tutti conoscano il fenomeno della violenza
sulle donne, presente in quasi tutti i
Paesi, tra cui l’Italia, infatti soprattutto in questo periodo di emergenza Covid
sono arrivate moltissime chiamate al numero rosa (il numero che va chiamato in
caso di violenza), e moltissime donne sono morte a causa di violenza da parte
dei mariti, che hanno approfittato di questo periodo di chiusura per picchiare,
maltrattare le loro mogli.
Io credo che le persone che hanno il coraggio di trattare così la propria donna
non possano essere definiti uomini, perché se un uomo ti ama non ti picchia, se
un uomo ti ama, non approfitta di te.
SPOSE BAMBINE
Un altro fenomeno che accade in molti paesi è proprio quello
delle spose bambine. Le spose bambine sono delle piccole bambine o
preadolescenti costrette a sposarsi con uomini molto più grandi di loro, con
adulti che si vogliono assicurare la purezza e la verginità di una piccola
bambina/ragazza innocente che dovrebbe ancora essere spensierata, vivere la sua
infanzia/adolescenza nel migliore dei modi.
Il paese nel quale avviene maggiormente questo fenomeno è il Niger con il 76%.
Altri paesi che compongono questa “classifica” sono la Repubblica Centro
Africana (68% delle donne si sposano prima dei 18 anni e il 29% in piena
adolescenza), il Chad, dove le percentuali sono simili, (67%/30%).
Il fenomeno è abbastanza diffuso anche
in Bangladesh e in Burkina-Faso, oltre che in Mali e nel Sudan del sud.
Chiudono l’elenco dei primi 10 paesi con più spose bambine la Guinea (51%/19%),
il Mozambico (48%/14%) e la Somalia (45%/8%).
Credo che tutte queste ingiustizie e fenomeni che avvengono
nei confronti delle donne siano disumane, credo che la donna dovrebbe essere
valorizzata di più, ma non più rispetto all’uomo, più rispetto a come è
considerata adesso. C.D.
Sebbene
nella storia ci siano stati esempi di emancipazione femminile, gran parte della
conoscenza da parte delle donne dei propri diritti è avvenuta tra 800 e 900. Le
richieste femminili dell’epoca riguardavano principalmente il diritto di voto e
l’uguaglianza in ambito civile ed economico.
Dal secondo
dopoguerra agli anni Ottanta nacquero le teorie femministe che rafforzarono
ancora di più l’identità femminile.
Possiamo
dire che tutto nacque con gli ideali di uguaglianza e libertà della Rivoluzione
francese: Olympe de Gouges, scrittrice francese, propose una carta dei diritti
della donna, una sorta di regolamento che tutelasse la donna dal dominio
maschile (Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina).
Secondo me,
il nostro rimane un mondo principalmente maschilista, e ancora oggi, nel 2021,
in moltissimi paesi, la donna non viene considerata al pari dell’uomo.
Secondo me,
uno dei principali motivi di questo, è lo “schema mentale”, dentro il quale le
persone sono rinchiuse. L’esempio più banale, è che a casa, nella maggior parte
dei casi, è la donna ad essere assegnata ai lavori di pulizia e cucina. Uno dei
motivi del perché si pensi questo, è sicuramente il fatto che nella storia e
nell’antichità, le cose sono sempre state così, le donne che si occupavano dei
figli e della casa, mentre gli uomini pensavano al lavoro e alle questioni
economiche. Quando gli uomini era ancora considerati poco più che scimmie
(ominidi), esisteva già l'idea di suddivisione degli incarichi. Il maschio
aveva infatti il compito di andare a caccia, proteggere e sostenere la propria
famiglia; la donna invece aveva un ruolo che anche in futuro, avrebbe adottato
per molti secoli. Il suo dovere era solamente quello di crescere i suoi figli.
Secondo me,
gli uomini e le donne devono essere uguali in tutto, non solo quando si parla
di diritti, di stipendi o di assunzioni.
C.R.
Il nostro rimane un mondo
maschilista. Essa è una frase che può far storcere il naso e quant'altro, ma
rispecchia definitivamente la situazione attuale in tutto il pianeta.
I dati non possono fare altro
che sottolineare l'evidenza: in un mondo che sembra fare passi da gigante in
ambito scientifico e tecnologico rimangono sempre i soliti problemi a livello
culturale, infatti la donna nel 2021 continua ad esser considerata inferiore
all'uomo.
Riguardo il lavoro, non sono
solo sottopagate, ma anche meno occupate con un divario di circa il 10% tra
livello di occupazione delle donne tra i 20 e 64 anni e i loro coetanei maschi.
I dati annoiano, è vero, ma
non possiamo fare a meno di considerarli per realizzare che il mondo non sta
girando per il verso giusto.
Ciò non significa che negli
anni non vi siano stati alcuni cenni di progresso, ma siamo ben lontani dalla
situazione inn cui saremmo dovuti già essere da tempo.
Che poi, perchè le donne
dovrebbero essere inferiori agli uomini?
Questo forse perchè sin
dall'antichità il corpo dell'uomo è più robusto di quello della donna e quindi
per fare lo stesso lavoro le donne hanno uno stipendio più leggero dell'8%?
Alla fine questo problema
dovrebbe esser già stato risolto da molti secoli, dato che ormai il genere
umano ha imparato a vivere senza la necessità di andare a caccciare e sprecare
molte energie per dar da mangiare alla propria famiglia, di conseguenza anche
la donna sarebbe riuscita a “portare il pane a casa” senza alcun problema.
Essendo questa l'unica ragione
per cui io possa aver compreso la non parità di genere (anche se non del tutto
giustificata), non riesco a capacitarmi del motivo per cui venga fatta
distinzione tra uomo e donna, se non che uno ha il cromosoma xy e l'altra lo ha
xx.
L.V.
martedì 17 marzo 2020
Le immagini spesso riescono ad esprimere in modo immediato ciò che stiamo sentendo dentro di noi. Queste sono le nostre sensazioni in questo momento :
Gli errori servono per imparare. Senza di essi non conosceremmo mai la vita realmente.
Questo quadro rappresenta quello che io sto passando cioè sono “disperato” ma soprattutto annoiato e non so più cosa fare
Ho scelto questa immagine,
perchè rappresenta (secondo me) libertà quello che in questa quarantena
non abbiamo.....c'è una psicologia che dice quando si è tristi qualsiasi
tramonto che vediamo, anche povero di colori,
per noi è magnifico.....
venerdì 13 marzo 2020
Ancora riflessioni su questo particolare periodo storico
Noemi
Tutte le mattine mi sveglio, frettolosamente
infilo le pantofole e corro nel salotto perguardare il telegiornale nella speranza che vengano dette buone notizie,
nella speranza che i contagi e le morti siano inferiori alle guarigioni…
Vi
chiederete perché spero tutto questo vero? Beh, perché per la mia famiglia ma
specialmente per mia mamma questo doveva essere un anno memorabile per 2 motivi
bellissimi: i suoi 50 anni e i 25 anni di matrimonio! Doveva essere un anno
pieno di cose belle, invece non credo che andrà proprio così… stiamo vivendo un
anno molto particolare…pensate chele
persone “lottano” per comprare una scatola di fagioli!!
Questo nuovo CORONAVIRUS ha sconvolto le
giornate di tutti, compresa la mia! Non vado più a scuola e non vado più a
danza…praticamente non esco di casa se non per andare a far la spesa! L’unica
cosa “positiva” è che mi sto dedicando molto alla cucina anche se, detta tra
noi, non fa per me!
Mi mancano molto i miei amici, in particolar
modo quelli con cui avevo legato di più! Tuttavia ci sentiamo per messaggio ma
chiaramente non è la stessa cosa… Oltre (che) ai mei compagni mi mancano anche i professori,
sempre pronti ad ascoltare ogni tipo di problema!Spero che le scuole riaprano presto!
Proprio ora, mentre sto scrivendo, alla tv
c’è il telegiornale… nemmeno oggi ci sono buone notizie! 7375 casi in tutto e
366 morti solo in Italia !! Nella speranza che la situazione migliori, intanto
sto organizzando una festa a sorpresa per il compleanno di mia mamma ma… shhhh
è un segreto!! Irene
Giulia
In questo periodo, io (come tutto il mondo) stiamo
passando un brutto momento per colpa di quest’epidemia di coronavirus.
Quando ho avuto la notizia Dove
veniva predisposta la chiusura dellescuole ero abbastanza felice, ma
ancora non mi ero reso conto molto bene della grave situazione che stavamo passando, e mi sta anche iniziando a mancare
la scuola, gli amici, e addirittura i prof., e sinceramente avrei preferito che
le scuole chiudessero per altri motivi meno gravi di questo. Ma disperarsi non
serve a niente, l’unico modo per aiutare (aiutarci) a combattere questo virus,
è seguire le regole che ci vengono datedal governo.
Insieme ce la faremo. Roggi
In questo momento la situazione è molto impegnativa perchè l'organizzazione
mondiale della sanità ieri ha dichiarato la pandemia. Non si riesce a fermare i
contagi e questo mi fa molta paura, cerco di stare tranquillo perchè seguo le
direttive che ci ha dato il governo quindi resto a casa.
Sono preoccupato anche per il lavoro che fa il
mio babbo, fa l'autista in croce rossa, quindi vive tutto questo in prima linea
ed ho paura che gli possa succedere qualcosa.
Io non sono un tipo che esce molto con gli amici
infatti a me piace molto stare in casa, però ci sono alcuni giorni che non so
cosa fare, per fortuna ci sentiamo tutti i giorni per whatsapp con alcuni miei
compagni, leggo il mio libro preferito Il Signore degli anelli e guardo qualche
film.
La scuola un po' mi manca, manca il quotidiano : vedere tutti i giorni i
compagni e gli insegnanti, ma sono sicuro che se tutti rispettiamo le regole
tutto andrà bene e presto torneremo alla vita normale. Gabriele
Io penso che questo sia un
brutto periodo che stiamo passando tutti noi.
In
questo periodo bisogna stare molto attenti a quello che facciamo e dove
andiamo; per tutti noi è molto difficile rispettare le varie regole che ci sono
state date; noi ragazzi appena abbiamo sentito la frase: “Le scuole vengono chiuse fino al 15 marzo” eravamo
molto felici ma ora che dobbiamo stare in casa senza fare niente ci rendiamo
conto che era meglio andare a scuola e vedere tutti i nostri amici e imparare
cose nuove; infatti è molto difficile anche studiare cose o capire le varie
cose che dobbiamo fare (io non ho ancora capito bene come si deve usare il
registro elettronico, però me la cavo abbastanza bene).
Penso
che per tutti noi è impegnativo superare un periodo così brutto e spero di
farcela a superarlo senza nessun intoppo.
Questa
è una vera e propria epidemia come succedeva nei tempi vecchi!!!!!!!!!
Noi
ce la stiamo cavando ma se la cosa venisse prolungata fino al 3 di aprile come
dicono sarebbe un bel pasticcio!
Oggi
ho contattato la professoressa Felici e mi ha detto che anche per voi
insegnanti è molto faticoso perché non sapete come comportarvi in questo
periodo.
Io
ho capito la gravità delle cose e penso che ci voglia ancora un po’ per far
passare questa cosa, penso anche che non sia
proprio una cosa da prendere come un gioco anzi
è una cosa molto grave e molto fastidiosa per
tutti noi; per fortuna io ho mio fratello che anche se non mi fa molta
compagnia però è in casa con me che gioca con me, ma le persone che sono figli
unici è molto difficile soprattutto per la compagnia.
Sinceramente
in questo periodo ho capito molte cose tra cui
molte regole che fanno bene alla nostra salute ma non solo in questo periodo ma
in tutta la vita e penso che sia indispensabile rispettare alcune facili ma
utili regole che ci possono salvare la vita.
Non
ho scritto molto perché c’è poco da dire forse le parole con cui si può
descrivere questo periodo sono 4: brutto, fastidioso, triste e impegnativo.
In
questo periodo non mi sento me stessa perché è come se fossi cambiata
d’improvviso. Spero che la scuola comici molto presto, saluti da tutta la
classe.
Amanda
lunedì 9 marzo 2020
regole
09/03/2020
Riflessione su questo particolare momento
Fare una riflessione su questo periodo è abbastanza
complicato anche se importante. A volte mi sembra di essere in un sogno e
quindi aspetto il fastidioso suono della sveglia mattutina che imminente mi
annuncia l’arrivo di una nuova giornata… ma non è così!!!
La mia attività lavorativa è stata stravolta… non dobbiamo
andare a scuola!!! Non è festa, non sono vacanze… la normativa ministeriale mi
chiede di fare didattica a distanza: ma io ho fatto studi umanistici, amo le
“humanae litterae”, le spiegazioni, i confronti in classe, i volti dei miei
studenti, i loro sguardi assonnati, i loro sbadigli, le loro domande (sempre
appropriate!) “Posso andare in bagno?”
Cerco comunque di seguire le indicazioni che ho
ricevutosia dal Ministero che dalla
nostra Dirigente… cerco di “arrabattarmi” con queste lezioni a distanza (ma che
voce ho nelle registrazioni?!!! Non sembra la mia!!!) , anche se non le amo,
sono distanti anche da me!!!
Cerco di fare la mia vita in modo sereno stando al computer,
andando in bicicletta, facendo passeggiate con il mio cane.
Non ho opinioni su questo Coronavirus, non sono un medico
virologo, non mi interessa averle… seguo le regole che vengono dall’alto e
voglio stare tranquilla!!! Sì perché penso che la tranquillità fa agire con
razionalità che è la strada migliore…
Forse avevamo un po’ tutti bisogno di riscoprire il bello
dello stare in casa, lontano dai luoghi affollati … avevamo bisogno di
riscoprire valori importanti come non sprecare, rispettare gli altri, il valore
della lettura, dello scrivere i nostri pensieri, di stare con i nostri
familiari…
Però, sinceramente la scuola mi manca!!! Prof Lodo
Riflessione
Tutti noi sappiamo che questo periodo è un brutto periodo,
ma non solo per le persone ma anche per
l’economia l'Italiana ma anche quella di altri paesi. Tutto ciò a causa di
questo virus chiamato corona virus oppure COVID-19.
Questo virus sta distruggendo l’economia Italiana, ma anche quella mondiale in particolare per l'Italia
èun brutto periodo visto che il nostro
paese è il secondo al mondo per contagi . Proprio per
questo ora ci sono delle nuove regole come per esempio nessuno dovrebbe entrare
o uscire dalla Lombardia che è una zona rossa, non ci saranno manifestazioni
sportive per un mese, ma forse la cosa più strana è la chiusura delle scuole in
tutta Italia, una cosa ben pensata che però preoccupa molto tantissimi ragazzi,
in particole quelli che dovranno svolgere gli esami di terza media. La chiusura
dovrebbe terminare il 15 marzo,
ma ci sono delle voci che portano adun’ulteriore data di allungamento di questa
chiusura, io sinceramente spero che non avvenga perché potrebbe essere un danno.
Ma dobbiamo comunque pensare a quanto sia pericolosa l’ ulteriore estensione di questo virus, questo penso
sia un momento difficile davvero per tutti perché secondo me non sanno come
comportarsi per trovare la soluzione giusta. Alin
RIFLESSIONE
SU QUESTO PARTICOLARE MOMENTO
09/03/2020
In questi
giorni sto riflettendo abbastanza sulla situazione del Coronavirus in Italia.
Fino a pochi giorni fa pensavo che tutto questo fosse una cosa da niente e che
ci stessimo allarmando inutilmente, ora penso invece che la situazione stia
degenerando e che questo virus si stia espandendo a vista d'occhio. Non sono
preoccupata per la letalità quanto per i posti letto negli ospedali che sono
pochi e non riuscirebbero a ospitare una quantità elevata di persone.
Per quanto riguarda la chiusura delle scuole e la
sospensione di molte attività sono d'accordo anche se onestamente un po’ mi
manca la scuola, mi mancano i professori e mi mancano le mie amiche. Magari può
essere tranquillizzante non svegliarsi la mattina presto ma per il resto della
giornata mi annoio abbastanza, infatti, non lo avrei mai detto, ma quando le
professoresse aggiornano il registro elettronico sono abbastanza felice così posso fare i compiti e restare al passo
con lo studio ammazzando la noia e facendo qualcosa di produttivo durante il corso
della mattinata. Dunque questo periodo può essere considerato come un momento
di pausa ma allo stesso tempo bisogna impegnarci e fare le attività poste dai
professori per andare avanti con il programma scolastico e non rimanere
indietro.
Spero che questa situazione si possa risolvere
nel migliore dei modi nel frattempo la saluto e spero di rivederla presto,
Federica
RIFLESSIONE SU QUESTO PARTICOLARE MOMENTO : 9/03/2020
A volte mi sembra di essere in un sogno
e quindi aspetto il fastidioso suono della sveglia mattutina che imminente mi
annuncia l’arrivo di una nuova giornata… ma non è così!!!
Solitamene
sono abituata a lavorare, come tutti i miei compagni, a scuola.
Per me e
del tutto nuova questa strana idea della didattica a distanza, fare i compiti
qui a casa seduto davanti al tuo computer senza nessun compagno , ci sei
soltanto tu e la tua mente a elaborare i tuoi temi o esercizi vari.
Anche se
, per quanto non mi dispiaccia rimanere un poco a casa , il vero valore della
scuola è , non solo quello di apprendere ma anche di fare nuove conoscenze
eriuscire a conversare civilmente con i
compagni .
In questi
giorni passo le giornate leggendo , facendo passeggiate eguardando il cellulare.
Anche se
per riuscire a eseguire questa “ didattica a distanza “ è necessario che i
registri elettronici vengano aggiustati o almeno ottimizzati al meglio , perché
come ho visto da i mei compagni molti non riescono ad entrare oppure non
riescono a visualizzare gli allegati o addirittura i compiti assegnati.
Anche se
stare a casa mi piace, posso affermare che la scuola un pochino mi manca .
Speroche questa emergenza Coronavirus venga al più
presto risolta perché sta mandando non solo in crisi le persone , ma anche la
nostra economia e il settore turistico , prendiamo esempio dalla Francia o
dalla Germania che hanno annullato voli per e dall’ Italia per isolarci.
Speriamo
per il meglio!! Irene
Elena
Matteo
09/03/2020 Riflessione su questo particolare momento
Sono passati cinque giorni dalla chiusura delle scuole e da più di un mese
abbiamo saputo che un virus sconosciuto è arrivato in Italia; da quel giorno,
purtroppo, abbiamo tutti tanta paura.
Non avrei mai pensato di poter dire che la scuola mi manca: è bello poter
stare a casa, giocare con la mia adorata PlayStation e tirare due calci al
pallone ma sembra di vivere in un film, sembra tutto surreale… non sono le
vacanze di Pasqua o di Natale! Mi sento confuso, frastornato e ho come
l’impressione di essere in una bolla.
È strano alzarsi più tardi al mattino, non dover fare colazione in fretta e non
sentire il suono della campanella.
Mi manca la quotidianità, compresi i “rimproveri” della professoressa Felici
perché sono troppo agitato e mi giro ogni secondo per parlare con il mio
amico Lorenzo.
Mi manca la dolcezza che la professoressa Lodovichi mette nelle sue
spiegazioni e mi manca non poter parlare in spagnolo e in inglese.
Suonare il flauto? Quello purtroppo è da tempo che non lo possiamo più fare e
sì, mi manca tantissimo.
Sento la mancanza di quei venti minuti di intervallo durante i quali scherzo con
i miei compagni e “infastidisco” le ragazze.
Mi manca la mia quotidianità!
Quando torneremo alla normalità?
Le mie giornate sono noiose, alterno momenti di studio e momenti svago,
però sento che c’è qualcosa che non va… non è questa la vita che sono
abituato a vivere, non sono queste le giornate che di solito trascorro e non
vedo l’ora che tutto si risolva e torni come prima.
Spero che tutte le persone colpite da questa brutta malattia guariscano presto
e che il mondo intero riesca a superare questo orribile momento per tornare a
vivere con serenità.
Ce lo meritiamo! Christian
In questo momento l’Italia non sta vivendo un bel momento
per colpa di questo corona virus.
Io quando ho avuto la notizia che si doveva stare a casa
fino al 3 Aprile ero felicissimo, però ora sinceramente ci vorrei ritornare a scuola,
rivedere i miei compagni e anche leprofessoresse vorrei rivedere.
Queste giornate stando in casa sembrano che passi
un’eternità, ti puoi divertire stando al computer, alla PlayStation o andando
fuori (nel giardino) ma dopo un po’ ti annoi e non sai più che fare. Poi io che
sono un appassionato di calcio, mi hanno tolto anche quello quindi prima che
potevo guardare almeno le partite, ora non posso fare neppurequello.
Io spero che si possa ritornare a fare la vita di tutti i
giorni il più presto possibile. Luca
Siii!!!!! hanno chiuso le
scuole fin al 3 aprile.
Però non dovremmo essere
contenti perché la situazione in cui siamo non è per niente piacevole.
Va bene magari abbiamo più
tempo per rilassarci, ma pensate quante ore
occupate avevamo noi alunni prima della
chiusura adesso quelle ore molti di noi le passano a non fare niente(anche io)
E dopo un po’ diventa
noiosissimo, certo faccio ancora le cose di prima ma ora……… beh avete
capito(spero).
Sinceramente mi sento anche
abbastanza fortunato, basta pensare ai ragazzi della scuola Piero Della
Francesca, loro fanno lezione su Skype.
Però ripensandoci ho più
tempo per fare ciò che mi piace, ora mi prenderete per pazzo, ma a me un pochino la scuola manca (un pochino eh!)
Questo coronavirus però
vorrei ricordare che è solo un influenza normale magari un po’ più forte ma
niente di che,ora direte :
-Ma
non hai visto che muoiono le persone?
Si l’ho visto ma alcune
persone morivano anche con l’influenza normale.
Però non mi voglio
intromettere
Spero solo
che finisca tutto il prima possibile. Lo
Cascio